Microtik omologazione

[parabolino]

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Il tutto è molto semplice, al fine di "immettre" ( e non ho detto utilizzare) sul mercato un apparecchio elettronico, permetterne cioè la libera circolazione, il legislatore ti chiede di dimostrarne la conformità alla direttiva 1999/05/CE.
In caso tu non possa dimostrare i requisiti fondamentali richiesti, che nel caso di apparati radio hiperlan sono:
- sicurezza
- immunità disturbi elettromagnetici (EMC)
- Utilizzo efficace dello spettro
Puoi procedere alla presunzione di conformità, ovvero utilizzare determinate norme armonizzate nella comunità europea per eseguire specifici test di compatibilità.
Bada bene che è impossibile dimostrare alcunchè, a meno che non sia evidente (quindi è impossibile dimostrare che un apparato non disturba senza fare dei test).
Questi test devono essere eseguiti in toto ( a meno che un organismo notificato non valuti la possibilità di farne solo alcuni).
I test sono sempre riferiti all'apparato completo, nella sua interezza, e non come raccolta dei singoli test report, che non significano nulla.
Infatti una miniPCI radio montata su una board ha comportamenti differenti rispetto ad altre situazioni.
Una volta eseguito tutti i test, puoi marchiare CE l'apparato.
Dal 2007, dato che la banda hiperlan è diventata armonizzata non sussiste più l'obbligo di notifica di immissione presso il ministero.
Quindi quel database non ha + alcun significato.
L'unica cosa che conta è la dichiarazione di conformità, che ricade sotto la vs responsabilità, e di voi soltanto, a quel punto Mikrotik non c'entra + nulla, se la multa arriva la prenderete voi e nessun altro, anche se SICE ha fatto la dichiarazione di conformità per la R52, il fatto di averla assemblata e immessa sul mercato ricade sempre sul costruttore del prodotto finito (voi).

Concordo 100%

[michelewisp]

Salve a tutti bhe nn e proprio cosi' o meglio anchio sono un wisp e mi sono gia' imbatutto in alcune cose quindi come l'omologazione se io compro un apparato con certificazzione del costruttore la responsabilita' e di chi me lo vende anche xche' il venditore ti deve rilasciare la marchiatura ce , certo se compriamo il materiale in polonia che nn costa un cacchio nessuno ti da la certificazzione o meglio tu stai comprando dei pezzi si con marchiatura ce ma il problema nasce quando lo assembli quando lo monti nasce il problema ,siccome in italia ci sono ditte specializzate che lo fanno tipo sice o totalconn etc etc se io compro un ponte da loro e tralaltro mi costa tanto tipo con un punto punto comprato in italia ne compro 4 ,in polonia praticamente la differenza che tu stai pagando e la certificazzione ce ,tanto che quando si fa la domanda per wisp al ministero si compila l'allegato 9 c'e' scritto di mandare la certificazzione degli apparati usati cmq anche il ministero e confuso nn si capisce una mazza e poi vi posso dire una cosa nessuno ti viene ha chiedere la certificazzione dei ponti montati anche xche' nessuno ne capisce niente tranne se per caso vai ha disturbare qualche frequenza allora potrebbe nascere il problema ma caso raro

[witel]

Gli apparati Mikrotik muniti di certificato CE sono da intendersi certificati CE fine a se stessi, se vengono integrati con altri dispositivi e/o modificati non possono essere intesi come certificati CE, anche se le loro componenti sono tutte certificate, pertanto la loro integrazione deve essere sottoposta a certificazione da ente abailitato. Per quanto rigiarda il ex ministero attuale ministero dello sviluppo economico dipartimento delle comunicazioni si fa riferimento alla Direttiva CEE/CEEA/CE n° 5 del 09/03/1999
Saluti a tutti.

[procad]

No. Raccogliere una serie di certificati e definirli il fascicolo tecnico non basta.
L'apparato finito deve soddisfare dei requisiti fondamentali che devo essere comprovati per l'oggetto nel suo insieme. Quindi o sei in grado di eseguire dei test inconfutabili con strumentazione certificata o ti rivolgi ad organismi notificati che lo fanno per te.

Ciascun componente puo' tranquillamente essere marchiato CE e rispettare tutte le norme di sicurezza ed emissione. Ma come puoi essere certo che tali componenti assemblati fra loro sono a norma?
Li devi testare insieme. La normativa si riferisce sempre all'oggetto finito e non hai suoi componenti.

P.

[parabolino]

Procad, è un concetto difficile da far comprendere al popolo itaGliano...

[El Berto]

Perdonate l'ignoranza: prendiamo ad esempio una CHRxy prodotta dalla LinKit.
In una "radio" di questo tipo ci sono una RB433, 2 radio R52, e il contenitore.
E risulta omologata nella lista del ministero delle telecomunicazioni.

Adesso io mi prendo la stessa scheda, ci monto le stesse radio, nello stesso contenitore.
Visto che non mi chiamo "Sig. LinKit", non posso installarle.

Come faccio per omologarle?

[parabolino]

E' stato scritto sopra.
Devi fare dei test specifici presso un ente accreditato...

Poi siamo in Italia e potresti anche non fare nulla....

[Niemira]

Adesso io mi prendo la stessa scheda, ci monto le stesse radio, nello stesso contenitore.
Visto che non mi chiamo "Sig. LinKit", non posso installarle.

Come faccio per omologarle?

Allora..

Per la certificazione CE si fa riferimento ad una direttiva comunitaria denominata "Approccio Modulare"..

In questa norma vengono elencati una serie di moduli (A-B-C-D-E-F-G-H) ad ognuno dei quali corrisponde una modalità per ottenere quel marchio (autocertificazione, certificazione di prodotto, certificazione di qualità ISO 9001).

Comunque, in questo caso ho capito dalle vostre discussioni sia necessaria una certificazione di prodotto assemblato, a prescindere dal marchio che ha il singolo componente. Per ottenere il marchio si dovrebbe far riferimento a enti terzi accreditati.

Evidentemente è questo il percorso che il Sign.Linkit fa a differenza di un assemblaggio "fatto in casa".

Comunque, potete trovare l'elenco completo di direttive che richiedono il marchio CE qui.

Inoltre state attenti a non assemblare senza marchio, se necessario, perchè si incorre in problemi legali come:

--> La sanzione a carico dei produttori, importatori e/o commercianti ed installatori potrà essere il ritiro dal commercio e il divieto di utilizzazione.

--> Per gli installatori questa sanzione sarà particolarmente grave perché obbligherà l'autorità giudiziaria a far rimuovere, a carico del committente dei lavori, il prodotto non a norma, dando origine ad una serie di rivalse e contenziosi a catena: Il committente verso l'installatore, l'installatore verso il proprio fornitore che potrebbe rivalersi sul produttore o sull'importatore.

--> Sanzione comunicata a mezzo processo verbale di contestazione da parte degli organi di polizia per i possessori dei prodotti e per il costruttore dell'edificio.

Spero di essere stata chiara o comunque di aiuto.

Buona serata..

[parabolino]

In questa norma vengono elencati una serie di moduli (A-B-C-D-E-F-G-H) ad ognuno dei quali corrisponde una modalità per ottenere quel marchio (autocertificazione, certificazione di prodotto, certificazione di qualità ISO 9001).

Le varie lettere valgono a secondo del tipo di apparato. In base al tipo di apparato (più o meno "pericoloso"), il produttore ha facoltà di decidere tra certi tipi di test previsti per lo specifico utilizzo dell'apparato.

[Niemira]

Le varie lettere valgono a secondo del tipo di apparato. In base al tipo di apparato (più o meno "pericoloso"), il produttore ha facoltà di decidere tra certi tipi di test previsti per lo specifico utilizzo dell'apparato.

Si in un certo senso volevo intendere la stessa cosa, solo che il mio discorso era più generico mentre il tuo particolarizza nel caso specifico degli apparati di cui parlate.

Quindi sono daccordo con quello che dici.

Comunque il modo migliore per aver chiara la propria situazione è prendere la direttiva di riferimento e mettersi a spulciare il caso specifico che ci interessa. Noioso, ma è sempre la cosa migliore prender diretta visione delle leggi comunitarie che lo stato italiano recepisce, soprattutto se ne vade il nostro lavoro.

Buon week end!